martedì 7 aprile 2009

Ieri sera, come tutti sappiamo si è tenuto un incontro con il candidato sindaco Tiziano Tagliani.

Oltre a molti di noi erano presenti i firmatari dell’appello promosso da Tullio Monini e i rappresentati dei diversi movimenti che si sono uniti ai nostri appelli.

Dopo due mesi dal lancio dei nostri appelli, con 400 siamo pronti quindi a costituire un movimento unitario per evitare che la domanda di una sinistra diversa si traduca in un aumento della astensione, della fuga dal voto, o in un voto destinato a pesare poco , come è il voto di protesta.

SINISRA APERTA è nata a Ferrara con il chiaro impegno di uomini e donne, giovani e meno giovani di spingere il futuro governo della città verso i valori storici e fondanti della sinistra laica ed egualitaria.

Ieri sera è abbiamo avuto modo di verificare, con il candidato, se c’è ascolto ai temi programmatici che ci interessano, soprattutto la comunanza di valori e principi: primo fra tutti la concezione laica dello stato e delle istituzioni. Questo è un punto importante perché è inutile nascondere che tra i motivi del confronto di ieri sera c’era l’esigenza di capire, per noi persone di sinistra, cosa cambia con un candidato che non viene dalla tradizione che ha fin qui espresso i Sindaci della Città.

Su tale principio sono stati affrontati diversi temi per noi rilevanti.

- Come reagire a questa drammatica crisi? quale ruolo può svolgere con le pur limitate forze del governo locale?

- Quali politiche di coesione, di inclusione e di accoglienza per una politica di sicurezza che contrasta il razzismo e la xenofobia?

- La promozione della scuola pubblica e la qualità dei servizi all’infanzia.

- L’ambiente , la tutela dei beni e dei servizi pubblici, la promozione del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile. Su questo c’è un impegno a riflettere sul tema del controllo pubblico dell’acqua e del ruolo di Hera.

- non ultimo, il codice etico l’impegno per la moralità della vita pubblica, della trasparenza, dei criteri di competenza per le nomine.

La disponibilità ad integrare il programma con le nostre sollecitazioni, è stata ampia; l’apertura a temi a noi cari è stata soddisfacente; molte le possibilità di partecipazione che si sono presentate a noi ieri sera.

A questo punto è fondamentale canalizzare le nostre energie per la costruzione della lista “Sinistra Aperta” in vista del 22 aprile per il lancio ufficiale.

Vi invito a partecipare e a proporre autocandidature e candidature.

Vi anticipo inoltre che a breve sarà ultimato il sito internet “Sinistra Aperta” e quindi il nostro blog e la nostra mailing list convergeranno in un unico sito, cambieremo quindi indirizzo mail; vi sarà tutto segnalato così come i prossimi appuntamenti pubblici.

mercoledì 1 aprile 2009

incontro con Tiziano Tagliani

carissimi, dopo diversi momenti soprattutto interni tra i diversi portavoce dei movimenti e degli appelli che da sinistra intendono sostenere il candidato sindaco, vi scrivo per comunicarvi la data e l'ora dell' incontro di noi tutti e con Tiziano Tagliani.

lunedì  6 aprile  alle ore 21.00 presso il centro Anziani ANCeSCAO di Corso Isonzo n. 42 (Ferrara)

un invito aperto a tutti noi firmatari, per conoscerci e  confrontarci su punti precisi insieme alle diverse forze che, con noi, compongono "Sinistra Aperta".
Importante il passaparola e la volontà di partecipare, coinvolgere i nostri amici e chi come noi si sente in dovere di esserci.
A breve vi invierò una sorta di programma che insieme a molti di voi abbiamo provato ad abbozzare. Lunedì sarà l'occasione per discuterlo e sottoporlo al candidato.
Sarà anche l' occasione per costruire insieme una  lista costruita sul principio della democrazia paritaria tra donne e uomini, una lista che impegni in un confronto programmatico vincolante il candidato sindaco proposto dal PD,  un nuovo momento per unire le nostre energie e ribadire i principi di laicità, coesione sociale, etica e trasparenza
ci saremo tutti e saremo in tanti.

UNA CULTURA PER TUTTI

Decentramento culturale e pari opportunità 

A Ferrara l’offerta culturale è pressoché a completo appannaggio del centro storico, tutto o quasi accade nel “salotto buono” e, volenti o nolenti, la Cultura è “di classe”, non entra nelle case, negli spazi, nelle strade della maggioranza dei cittadini che vivono ai margini, nelle periferie, è accessibile solo a coloro che “possono”, per formazione culturale appunto, spostarsi, andare a cercarla; in sovrappiù esistono concreti ostacoli logistici ad una fruizione paritaria e democratica di tutti i cittadini agli avvenimenti culturali e di formazione, intere fasce sociali non godono di pari opportunità a causa di una politica del trasporto pubblico che, tesa esclusivamente alla quadratura dei bilanci, di fatto li esclude. Interi, intensamente popolati quartieri sono isolati, dimenticati, i loro cittadini privi di mezzi di trasporto proprio, pensiamo soprattutto agli anziani, ai bambini, ai giovanissimi ma anche a chi semplicemente non può o sceglie di non possederlo, non possono frequentare gli appuntamenti serali dei teatri, delle sale, dei cinema (quelli che restano), delle piazze, perché non hanno poi come tornare a casa.

      Tutto accade nel centro, Teatro Comunale, Sala Estense, Boldini circoli, spazi dedicati alla musica, luoghi della cultura “underground”, festival e concerti estivi; pressoché tutte le risorse economiche che l’Amministrazione dedica alla cultura (milioni di euro) sono destinate al centro.

      Nelle periferie nulla accade, rimangono alcuni centri di “aggregazione giovanile” per lo più abbandonati a se stessi come lo sono i parchi pubblici, niente concerti, spettacoli, buskers, niente cinema estivi (anche quelli sono in centro), niente circhi ne spettacoli ambulanti e spesso anche nessuna o scarsa illuminazione pubblica. 

È necessario tornare ad investire nei quartieri, nelle periferie, inaugurare una nuova stagione culturale che dia impulso alla cittadinanza nella creazione di “ponti” di condivisione, solidarietà, incontro.

Ridare vita ai parchi, alle piazze attraverso iniziative culturali le più varie. Permettere la mobilità notturna verso il centro, ma anche verso le periferie per farle tornare a vivere: è certo che gli spazi pubblici sono più sicuri tanto quando sono più frequentati, vissuti dalla gente.

Destinare spazi inutilizzati o quasi ai tanti artisti, gruppi teatrali e musicali ferraresi per promuovere concerti, incontri, spettacoli, letture, feste. Riportare il cinema nelle periferie, ad esempio con un “estivo” itinerante di parco in parco, di piazza in piazza.

Capire davvero, finalmente, che la cultura genera vita, identità, sicurezza e può generare anche economia, impulso ai piccoli imprendimenti commerciali di ristoro, mercatini artigianali e altro.

Pontelagoscuro, con l’apertura del Teatro Cortàzar, ne è un esempio, da allora nei pressi del teatro sono stati aperti un bar, un pub, un fruttivendolo, il parco è stato finalmente illuminato.

La gente del quartiere frequenta assiduamente le attività in programma e ne diventa protagonista, vedi gli oltre sessanta cittadini di ogni generazione che danno vita all’esperienza del Teatro Comunitario.

Ma Ponte, benché ci sia ancora moltissimo da fare (l’abbandono del parco, l’inaccessibilità al fiume, l’ottenimento della definitiva agibilità al Cortàzar e un sostegno economico degno) rimane nella periferia di Ferrara una positiva eccezione.  

Cora Herrendorf

domenica 29 marzo 2009

dall'appello alla lista: per una sincera partecipazione


Si è svolto giovedì sera la riunione dei portavoce degli appelli e delle associazioni che vi  hanno aderito. 
Si è ritenuto che quasi 400 adesioni siano un adeguato  incoraggiamento a fare una azione di convergenza tra i due appelli per una sola lista.  
E' quasi certo che al primo turno Tagliani non avrà in coalizione nè Rifondazione nè  il PDCI.
Questa ipotesi ci carica di una forte responsabilità : toccherebbe  a noi, se ce la faremo, il compito di  ancorare a sinistra la coalizione.   Dato che i tempi stringono è necessario che già il 6 , data per la quale è possibile si svolga un incontro aperto con il candidato sindaco T. Tagliani(confermeremo luogo e orario)  , sia sostanzialmente pronta una proposta di lista.
Si  è convenuto che il nome  Sinistra Aperta , rappresenti bene  il processo che si è messo in moto, non si è escluso un possibile sottotitolo del tipo "con Tagliani per Ferrara". Un grafico è al lavoro per sottoporci proposte di logo fin dai prossimi giorni. Per fare la lista  non possiamo contare tanto sulle autocandidature, che pure sono sollecitate ,  bisogna indicare le persone che riteniamo idonee  per qualità e rappresentatività e poi sollecitarle a rendersi disponibili.    La 
lista deve essere tendenzialmente paritaria tra i generi,  qualificata e rappresentativa  e riflettere adeguatamente  il percorso di convergenza dei due appelli.    Dato che non disponiamo di tutti gli indirizzi mail dei sottoscrittori dell'appello è necessario che chi ha raccolto adesioni con firma faccia da tramite facendo circolare questo messaggio e raccogliendo i recapiti, chi non ha una mail potrebbe avere un cellulare e potremmo inviargli degli sms  per informarlo di date e eventi.
Stiamo organizzando, come promotori dell'appello lasinistra.ferrara,  con il gruppo consiliare regionale di sinistra democratica una iniziativa sulla crisi economica con Titti di Salvo, il Cons reg. le Mezzetti,  e il segretario della CGIL di Ferrara Giuliano Guietti, per venerdi 17 aprile  ore
17,   probabilmente presso la saletta dell'Hotel Carlton che tiene  80 persone.
Il 23 aprile, S. Giorgio,  anniversario della liberazione di Ferrara dai nazifascisti, potrebbe essere una giornata di  iniziativa  pubblica sul programma della lista.  raccogliamo le ultime adesioni fino al 6  e lavoriamo concretamente a  comporre la lista. Nei prossimi giorni bisogna anche compiere uno sforzo per tradurre in  pochi punti programmatici qualificanti   il nostro apporto al programma di governo della città.

giovedì 26 febbraio 2009


Incontro del 12 marzo

L’assemblea degli aderenti all’appello “Una lista di sinistra a Ferrara” riunita il 12 marzo unitamente ai coordinatori del Movimento per la sinistra , di Sinistra Democratica e della associazione Unire la Sinistra , ha valutato le adesioni fin qui raccolte un incoraggiamento a proseguire l’impegno per promuovere una lista di sinistra alle prossime elezioni amministrative. La partecipazione all’incontro dei portavoce dell’appello “ Sinistra per Tagliani” ha permesso di riscontrare una forte condivisione del quadro di valori a cui gli appelli si ispirano, di priorità sulle quali concentrare il confronto programmatico e la comune volontà di contrastare la frammentazione del quadro politico. Una sola lista unitaria è l’obiettivo condiviso di un percorso di approfondimento programmatico per temi e della richiesta di un incontro con il candidato Sindaco Tiziano Tagliani e con la Candidata alla Presidenza della Provincia Marcella Zappaterra, per ascoltarne le proposte programmatiche e per verificarne la disponibilità al confronto per un loro arricchimento.

La profondità della crisi economica, le pesantissime conseguenze sul piano sociale, il disegno di involuzione autoritaria sul piano politico e istituzionale perseguito dal Governo, rafforzano le ragioni di un appello alla partecipazione e all’unità delle forze progressiste , e sottolineano l’urgenza di contrastare la disillusione e la sfiducia con scelte inequivocabili sul piano del rigore etico e morale, per ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.

Per questo l’assemblea ritiene irrinunciabile punto di confronto la volontà di far proprio il codice degli eletti adottato dal Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio di Europa il 31 08 2004 e di porre a discrimine della politica delle alleanze la lotta al trasformismo in tutte le sue forme.

L’assemblea ha nominato Daniele Civolani e Silvia Pellino portavoce con l’incarico di rapportarsi ai coordinatori de dei movimenti e delle associazioni per la gestione del percorso.

APPELLO

Una lista di sinistra a Ferrara

Per il rinnovamento delle persone da eleggere, dei metodi di formazione delle liste, dell’approccio ai contenuti programmatici e per un nuovo codice etico per chi amministra e fa politica.

1) Le vicende delle ultime settimane testimoniano la drammatica condizione di un Paese privo di un’adeguata forza politica di sinistra : il PD è travolto dall’offensiva Berlusconiana contro la Costituzione.
Con l’assalto alla separazione dei poteri, alle istituzioni di garanzia e l’approvazione al Senato di un Decreto-sicurezza di impronta xenofoba e razzista, la destra chiude a suo modo la “nuova stagione costituente” alla quale il gruppo dirigente del PD si era convinto di poter partecipare.
Il decisionismo del governo sul versante istituzionale come su quello economico e sociale apre dunque i fronti sui quali si giocano partite decisive per il futuro del paese mentre l’opposizione di un gran numero di cittadine/i non riesce ad emergere e a modificare i comportamenti politici dello stesso PD.
Il rischio è quindi quello di un ulteriore sfondamento elettorale delle forze politiche di governo alle elezioni europee e amministrative.

2) I fatti di questi giorni dicono che Berlusconi ha saldato un patto di ferro con la gerarchia della Chiesa Cattolica e con Confindustria in base al quale esse decidono direttamente nelle materie di loro interesse, ma dicono anche che è proprio la pregiudiziale mancanza di autonomia da questi due poteri forti ciò che caratterizza la debolezza “ costitutiva” del PD.

3) A sinistra del PD, poi, la cultura minoritaria e identitaria di gruppi dirigenti che non riescono a uscire da una rappresentazione nostalgica dell’idea di sinistra ha finora tolto credibilità a ogni alternativa.

Anche le speranze suscitate dalla scelta di Niky Vendola di lasciare Rifondazione Comunista per tenere viva la prospettiva della costruzione di un nuovo soggetto politico di sinistra in grado di rispondere con l’innovazione alla pesante sconfitta delle ultime elezioni, rischiano di essere rapidamente deluse se la gestione di questa scelta avverrà secondo una logica e una cultura minoritarie.

Si rischia dunque che sia percepibile solo il richiamo populista di Di Pietro, promotore di liste-contenitore di voti di protesta svincolate da impegni e da obiettivi programmatici di trasformazione sociale .

4) In questa situazione riteniamo necessario il ritorno al protagonismo diretto di cittadine e cittadini che ritengono irrinunciabile colmare il vuoto che si è prodotto a sinistra con una presenza culturalmente attiva, non minoritaria, capace di dialogare e interagire con le scelte dei gruppi dirigenti di quelle formazioni politiche di sinistra consapevoli che l’urgenza di una reazione ad una sconfitta elettorale- spartiacque non può prescindere da una radicale innovazione dei contenuti e della pratica politica.

Riteniamo quindi sbagliato, in vista delle prossime scadenze politiche e elettorali, lasciare la iniziativa nelle sole mani di questi gruppi dirigenti per valutare a posteriori se le loro proposte siano meno peggio di altre, e scegliere dunque, ancora una volta, il male minore.

5) Per questo proponiamo a quanti condividono le nostre preoccupazioni di ripartire dal territorio e dalle realtà locali, e nell’organizzare una reazione diffusa e popolare alle politiche del governo, costruire una proposta da porre in campo alle prossime elezioni amministrative che faccia della partecipazione la leva per evitare cartelli elettorali assemblati sotto il segno della sola sopravvivenza e di cui non si senta il bisogno.

* Per questo noi rivolgiamo l’appello a rendersi disponibili, subito, alla costruzione di un percorso di mobilitazione
* per la difesa della laicità dello stato e della Costituzione che la destra ora minaccia prendendo a pretesto la drammatica vicenda di Eluana Englaro;
* per accompagnare la discussione alla Camera del pacchetto sicurezza, denunciarne i caratteri razzisti e autoritari e ottenere significative modifiche;
* per sostenere le iniziative della CGIL per una svolta di politica economica , per l’obiettivo del sostegno dei redditi e della occupazione e per riaprire il confronto sugli assetti della contrattazione (a partire dal diritto al referendum sugli accordi ), dopo la grande riuscita dell’iniziativa dei metalmeccanici e dei pubblici dipendenti di venerdì 13 e in vista della manifestazione nazionale del 4 aprile;
* per costruire una lista di sinistra da presentare alle prossime elezioni amministrative cittadine che si qualifichi come una offensiva unitaria nei confronti delle forze del centro sinistra. Una lista costruita sul principio della democrazia paritaria tra donne e uomini, una lista che impegni in un confronto programmatico vincolante il candidato sindaco proposto dal PD , che è persona stimabile per l’esperienza, la competenza, l’impegno e il rigore morale.


6) Il nostro obiettivo è il rinnovamento dei volti delle cittadine e dei cittadini da eleggere, dei metodi di formazione delle liste, dell’approccio ai contenuti programmatici e la affermazione di un codice etico per chi amministra e fa politica.
Ciò richiede la disponibilità ad un concorso attivo , fatto di impegno personale alla partecipazione, a dare un contributo alla definizione del programma, e anche disponibilità personali alle candidature utili a perseguire gli obiettivi di rinnovamento. Guardiamo con attenzione e interesse alle volontà di impegno che sono emerse in queste settimane dalla società civile su valori e contenuti in larga parte condivisibili.

7) Lavoriamo con l’obiettivo di un primo appuntamento alla metà di marzo, per verificare sulla base delle adesioni raccolte se quella che rappresentiamo è una esigenza effettiva e diffusa e portare a sintesi i risultati del confronto che apriremo da subito sui programmi.

Ai gruppi dirigenti di Sinistra democratica, del Movimento politico per al sinistra, dei Verdi, a singoli cittadini, ad Associazioni, rivolgiamo l’invito a partecipare al percorso e a sostenerlo con generosità.

Per aderire all’appello invia una mail, o aggiungi un commento, con i tuoi dati e le tue disponibilità a:

lasinistra.ferrara@gmail.com

1. Sandro Arnoffi, infermiere sindacalista
2. Raffaele Atti, sindacalista
3. Guido Barbujani, biologo docente universitario
4. Davide Bazzani, libero professionista
5. Anna Bellini, maestra in congedo
6. Leonello (Lio) Bettin, docente media superiore in congedo
7. Francesco Bonazza, lavoratore precario
8. Daniela Cappagli, insegnante Presidente provinciale CIDI
9. Paola Castagnotto, dipendente Azienda USL Ferrara
10. Franco Cattabriga, SPI CGIL
11. Claudio Cavazza SPI CGIL
12. Daniele Civolani, preside
13. Marco Corazzari, sindacalista
14. Graziano Dalla Muta, operaio Berco, membro direttivo FIOMM
15. Carlos De Los Rios, operatore di coop sociale
16. Agnese Di Martino, manager didattic
17. Paola Doglioni, architetto e pittrice
18. Manuela Fantoni, sindacalista (Segreteria Camera del lavoro di Ferrara)
19. Anna Ferioli, pensionata
20. GianLuca Finotti dott. in psicologia,pensionato
21. Laura Gagliardi, insegnante
22. Cristina Garbini
23. Sergio Gessi, giornalista
24. Gianna Giannisella terapista della riabilitazione
25. Roberta Gravano, grafica
26. Francesco Guerzoni, studente media superiore
27. Cora Herrendorf, regista teatrale attrice
28. Antonia Lanza, impiegata
29. Mirco Leprotti, responsabile commerciale
30. Luciano Roncarati, metalmeccanico
31. Massimo Massellani, geologo
32. Filppo Massllani, infromatico.
33. Silvia Pellino, mediatrice di comunità
34.
Giordana Vecchiattini, insegnante
35. Daniele Pini, architetto docente universitario
36. Nicolò Pini , studente universitario
37. Ivan Poli, pensionato
38. Mauro Presini, maestro elementare
39. Maurizio Ravani, sindacalista
40. Roberto Ravani, pensionato
41. Aurelio Ricci, sindacalista CGIL
42. Giovanni Ricci, educatore
43. Maria Rolfini, infermiera
44. Federico Romanini, psicologo
45. Matteo Sansoni, studente universitario
46. Grazia Satta, docente media superiore
47. Rita Turati, Segreteria SPI CGIL
48. Federico Tsucalas, operatore di coop sociale
49. Franco Vincenzi, tecnico della prevenzione
50. Gianfranco Zagagnoni, architetto
51. Andrea Alleruzzo, impiegato
52. Romana Baroni, impiegata
53. Lorenzo Bolognese, impiegato
54. Raffaele Collaro, impiegato
55. Pietro Comodo, funzionario
56. Donata Crafa, impiegata
57. Fabio Fasano, impiegato
58. Isabella Gallesini, impiegata
59. Antonietta Gallini , impiegata
60. Luigi Iavarone, impiegato
61. Caterina Nigrisoli, funzionario
62. Valeria Pavanelli, funzionario
63. Lucio Susimma, impiegato
64. Vito Aprilo, impiegato
65. Roberto Moretti, impiegato
66. Gilberto Vecchio, centralinista
67. Patrizia Montani, impiegata
68. Maria Bolognese, impiegata
69. Maria Rosaria di Ponte, impiegata
70. Remoto de Nicolò, impiegato
71. Angelo Spina, impiegato
72. Maurizio Pavani, operaio
73. Gennaro Cefariello, disoccupato
74. Massimiliano Maltoni, commerciante
75. Primo Moni, commerciante
76. Roberto Pavani, commerciante
77. Marco Ascanelli, impiegato
78. Rita Cavalieri, lavoratrice precaria
79. Roberta Simoni,maestra scuola infanzia statale
80. Bonazzi Tiziana , responsabile nucleo casa protetta
81. Daniele Ferraresi, consigliere di circoscrizione
82. Rosina Cirelli, impiegata
83. Marco Mingotti, impiegato
84. Maria Lina Ciannitti, funzionaria
85. Emanuela Accorsi, impiegata
86. Marzia Tralli, impiegata
87. Francesco Cartia, impiegato
88. Emanuela Casaroli, impiegata
89. Giuseppe Gaudio, impiegato
90. Elettra Callegari, impiegata
91. Pablo Rende, impiegato
92. Luciano Coraini, impiegato
93. Roberto Ermili, impiegato
94. Sabina Malanchin, impiegata
95. Antonio Pangallo, funzionario
96. Luciano Sacchi, pensionato
97. Anna Ravani, biologa
98. Elizabeth Jenkins, insegnante
99. Glauco Melandri, sindacalista
100. Claudio Veronesi, sindacalista
101. Luca Roverati, sindacalista
102. Claudio Minelli, sindacalista
103. Carla Marzola, pensionata
104. Antonella Veronesi, operatrice sanitaria
105. Alessandro Veronesi, infermiere
106. Laura Oselim, disoccupata
107. Maria Grazia Grandi, operaia
108. Franca Micai, pensionata
109. Stefano Punzetti, operaio
110. Andrea Masiero, autista
111. Giuliano Colleri, impiegato
112. Roberto Lombardi, impiegato
113. Andrea Menegatti, impiegato
114. Mauro Molesini, impiegato
115. Gilberto Castellazzi, impiegato
116. Daniele Gessi, impiegato
117. Davide Selvatici, impiegato
118. Stefano Bighi, impiegato
119. Mauro Bolognesi, operaio
120. Luca Volta, operaio
121. Claudio Antonioli, operaio
122. Daniele Goberti, operaio
123. Enrico Bonene, operaio
124. Andrea Farina, impiegato
125. Lucio Leandro, autista
126. Sandro Scodeggio, impiegato
127. Franco Vincenzi, autista
128. Valentino Bratti, autista
129. Ruggero Emiliani, autista
130. Riccardo Cavallari, autista
131. Claudio perinelli, autista
132. Angelo Zanetti, impiegato
133. Rodolfo Sandali, impiegato
134. Graziano Manfredi, autista
135. Cristiano C. Buttarelli, autista
136. Gianni Veronesi, autista
137. Raffaele Dolcetti, operaio
138. Rolfini Ivano, pensionato
139. Rolfini Antonina, casalinga
140. Pavani Fortunata, pensionata
141. Vitiello Vincenzo , pensionato
142. Novi Leonardo, pensionato
143. Di Giangirolamo Franco, pensionato
144. Fabbri Adriana, pensionata
145. Cattabriga Daniele, operaio
146. Finotelli Celestina, pensionata
147. Maria Calabrese, insegnante

148. Cristina Zanetti, impiegata
149. Franco Borgonzoni, Pensionato (tesserato al PD)
150. Andrea di Nardo, studente
151. Luca Casarotti, studente
152. Andrea Cecchi, impiegato
153. Marco Mosca, studente
154. Federico Perdonati, disoccupato
155. Luca Caroggio, studente
156. Leonardo Marchi, studente
157. Alessia artioli, studente
158. M.Teresa Mantovani, studente
159. Erika Zucchini, disoccupata
160. Alessandra Maietti, studente
161. Raffaele Cocchi, studente
162. Anna di Nardo, studente
163. Giuseppe Tripodo, impiegato
164. Francesco Carrieri, Studente
165. Marcello Coatti, impiegato
166. Filippo Barbagiovanni Gasparo, avvocato
167. Eris Gianella, mediatore di comunità
168. Gianfranco Montagna, dipendente pubblico
169. Marilena Leoni, impiegata
170. Antonella Placentino, impiegata
171. Doriana Scagliarini, impiegata
172. Claudio Pipoli, impiegato
173. Addolorata Turzillo, insegnante
174. Alberto Cantorini, pensionato
175. Guglielmina Porcu, pensionata
176. Cesarina Cesarini, impiegata
177. Paola Mazza, impiegata
178. Viscogliosi Daniela, impiegata
179. Fabrizia Borsetti, impiegata
180. Marco Riccio, impiegato
181. Francesco de Simone, impiegato
182. Cristiano Zagatti, impiegato
183. Sabrina Carletti studentessa e lavoratrice nel sociale
184. Elena Grimaldi, pensionata
185. Catullo Nalin, pensionato
186. Paola Legnani, artigiana
187. Giovanni Morreale, pensionato
188. Lidia Cantori, insegnante
189. Ottani Esperia, pensionata
190. Carlo Merola, artigiano
191. Mariangela Crivellaro, casalinga
192. Leata Roncarati, artista
193. Igino Pedini, medico
194. Enzo Fortini, artigiano pensionato
195. Lucia Tassinari, artigiana
196. Elena Gamboni, docente scuola media superiore
197.
Marisa Tassinati Cardin - impiegata ospedaliera
198.Alessia Passarelli, lavoratrice precaria
199. Andrea Fortini, Psicologo pensionato